ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA - ABI -
Far
ripartire il mercato degli immobili può agire positivamente, favorendo la
crescita in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo
attraversando. Associazioni di settore, strutture pubbliche e private sono
impegnate a valutare in tavoli tecnici misure che possano agire positivamente
sia dal lato della domanda che dell’offerta.
?Si lavora ad un pacchetto che possa
sostenere il rilancio del mercato immobiliare. Il pacchetto di misure è
articolato e laddove richieda modifiche normative
andrà naturalmente definito e discusso con il prossimo governo e parlamento.
L’annuncio è stato dato in occasione della presentazione del rapporto “Il
Risparmio immobiliare privato. Bene comune certezza” a cura dell’International
University College di Torino.
In
Italia il settore è caratterizzato da un sistema di governo pubblico che
assicura trasparenza alle transazioni immobiliari e tutela le parti da
eventuali vizi che possono inficiare il mercato. Ciò è possibile attraverso una
sinergia virtuosa tra agenzie pubbliche (Agenzia delle entrate - Area
territorio, archivi notarili) e un numero programmato, e dunque controllabile,
di “concessionari” (notai - pubblici ufficiali) dotati di solida cultura
giuridica e all’avanguardia mondiale nella trasmissione tecnologica in
sicurezza degli atti. Il sistema italiano si caratterizza quindi per
certezza del diritto di proprietà, corretto trasferimento dei beni con
contenzioso bassissimo dinanzi all’autorità giudiziaria, tempi di trasmissione
e pubblicità particolarmente accelerati e sicuri.
Il
patrimonio immobiliare italiano, secondo l’ultimo rapporto presentato
dall’Agenzia delle entrate - Area territorio, ammonta a oltre 6.400 miliardi di
euro a fine 2011, in media circa 4,2 volte il Pil e 3 volte il debito pubblico
nazionale (pari 2.000miliardi circa). Se dunque tra gli indici di stabilità e
sostenibilità delle economie nazionali si considerasse anche il risparmio
privato, l’economia italiana figurerebbe tra le nazioni economicamente più
stabili del Vecchio Continente. Il risparmio immobiliare privato italiano,
insieme al sistema pubblico che lo gestisce, devono quindi essere riconosciuti
e tutelati come un vero “bene comune nazionale”, evitando processi di riforme
radicali inadatti o peggio dannosi per il sistema italiano.